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Il mio lavoro di artigiano orafo sussiste nel percorso progettuale che, attraverso l’elaborazione delle diverse tecniche artigianali della millenaria tradizione orafa, porta alla realizzazione di gioielli unici, frutto di un rapporto dialettico tra l’uomo, l’ambiente e la sua intimità.

Vuoi realizzare un gioiello unico per una persona o un’occasione speciale?
Con le mie competenze di artigiano orafo,
le tue idee prendono forma. 

 Per informazioni, richieste e preventivi contattami al numero 339 277 1973 oppure compila il modulo qui sotto.

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Personalizza il tuo gioiello

Ogni gioiello è unico perché uniche sono le motivazioni che stimolano il desiderio al dono, ed è esattamente questo che restituisce valore al gioiello.

La mia mano è al servizio di questo desiderio, attraverso il dialogo, come una passeggiata insieme, svilupperemo il progetto, visionando disegni e scarabocchi si arriverà alla scelta del metallo da utilizzare, delle dimensioni, delle eventuali gemme.

Le competenze

cera persa

Dalla microscultura alla prototipazione

La tecnica della cera persa è una tecnica molto antica. Si può lavorare la cera con pochissima attrezzatura, quasi a costo zero, basta fare la giusta esperienza. Per le sue caratteristiche è molto versatile e ciò permette di realizzare gioielli su misura, personalizzati a seconda le esigenze del cliente, in oro giallo, oro bianco, oro rosso, oro rosa, platino o in qualsiasi altro metallo.

In commercio si trovano mille tipi di cere. Da quelle adatte ad essere modellate fin nei più minuti dettagli, a quelle prodotte per essere limate. A seconda del manufatto che si intende realizzare e alle competenze acquisite si userà un tipo di cera diversa.

Alle volte può risultare comodo realizzare da sé il tipo di cera che si intende utilizzare, questo permette un maggior controllo su tutto il processo di lavorazione.

Per un artigiano orafo può essere molto utile padroneggiarne la tecnica, insieme alle competenze di manipolazione diretta del metallo si possono realizzare qualsiasi tipo di manufatti.

Fabio Cappelli, dopo un percorso professionale trentennale, ha potuto raffinare ulteriormente la sua mano frequentando la Scuola dell’Arte della Medaglia, seguendo i corsi di Serena Luongo e Bruna Gasperini.

Incastonatura

Incassatura di pietre preziose e semipreziose

Esistono molti tipi diversi di incassatura, a pavè, a baffo, sgriffata (su punte solitamente allineate su di un'unica striscia di metallo) a griffe (si incassa la pietra servendosi di punte ricavate da fili saldati o ritagliati dai castoni), l’incastonatura invisibile o serti mystérieux, incassatura alla francese, a battuta.

Insomma, esistono tante tecniche diverse.

A seconda del gioiello che si progetta, quindi, ci possono essere soluzioni molto diverse tra loro, alcune delle quali possono caratterizzare fortemente il manufatto, va de sé quindi che più tecniche si conoscono e più possibilità espressive si posseggono.

La figura dell’incassatura quindi diventa preziosa ai fini del lavoro complessivo.

Fabio Cappelli, per quanto riguarda i propri manufatti, incassa da sé le gemme.

Incisione artistica

Dal metallo alle pietre dure al cammeo

L’incisione è un mondo infinito. È incredibile come, in fondo solo con una semplice lama di acciaio, si possano ricavare prodotti così diversi tra loro.

Per tutto il Rinascimento, fino all’invenzione della fotografia, l’incisione calcografica ha rappresentato uno strumento essenziale di studio e divulgazione delle opere d’arte, ad arrivare a delle vette di altissimo valore artistico con Piranesi.

Di importanza essenziale per tutto il processo della coniazione dai tempi dell’invenzione della moneta nel VI sec. a.C., alle vere e propri opere d’arte della Magna Grecia passando per Pisanello, al nostro Pistrucci o L.Giorgi, o A.S.Motti.

Un mondo infinito dunque, che attraverso l’uso di strumenti semplici, a bassissimo contenuto tecnologico ma con un altissimo valore manuale aggiunto, permette di realizzare manufatti di straordinaria raffinatezza.

Fabio Cappelli spazia dall’incisione diretta su metallo a quella su pietre dure.

Sbalzo e Cesello

Dalla realizzazione del cesello all’anticlastica

L'arte dello sbalzo e del cesello, o anche torèutica s. f. [dal lat. toreutĭce, gr. τορευτική (τέχνη), der. di τορευτής «toreuta»]. – Arte di lavorare il metallo, è una tecnica antica già praticata da Egizi, Cretesi, Greci e Romani.

Per capirne e apprezzarne le altissime potenzialità tecnico-artistiche, è da ricordare Il tesoro di Boscoreale  del I secolo d.C. rinvenuto nel 1895 negli scavi di una villa romana della Pisanella, in contrada Pisanella-Settermini a Boscoreale, attualmente conservato presso il museo del Louvre di Parigi.

Insieme al bagaglio della costruzione diretta del gioiello e della modellazione della cera, permette di realizzare qualsiasi tipo di manufatto.

Un ulteriore ramo della tecnica di sbalzo è detta “Anticlastica”, sperimentata da Fabio Cappelli per la realizzazione di alcuni manufatti in mokume.

Smalto a gran fuoco

Dallo Champlevé al Cloisonnè, passando per il Plique-à-jour

I primi esempi di smalto li troviamo a Cipro verso il XIV secolo a.C. e quindi nell'epoca Micenea in Grecia ed in Egitto.

Anche questa tecnica quindi ha origini remote. Ma forse raggiunge il massimo splendore e raffinatezza con René Lalique e il gioiello dell’Art Nouveau.

Si distingue essenzialmente in tre modalità distinte: Champlevé, Cloisonné e Pittura a smalto.

Fabio Cappelli ha potuto approfondire le conoscenze di questa tecnica alla Scuola dell’Arte della Medaglia attraverso il corso tenuta da Marta Bonifacio.

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